L'Iroko, il cui nome botanico è Chlorophora excelsa, è un albero di notevoli dimensioni che cresce in Africa nelle zone confinanti con la savana, più nello specifico in Congo, Angola, Sierra Leone, Etiopia e Kenia. Molte etnie africane ritengono questo albero sacro e per questo motivo lo hanno soprannominato l'albero della gente.
Può raggiungere altezze che sfiorano i 50 metri ed un diametro che può a volte superare 1,80 metri, la sua struttura presenta fusti dritti e regolari e contrafforti non molto sviluppati che offrono dunque la possibilità di utilizzare tronchi di buone lunghezze.
Questo maestoso albero presenta un alburno giallastro biancastro, che si differenzia nettamente dal durame che presenta un colore giallo verdastro che, una volta essiccato, varia la sua colorazione in un giallo bruno con venature lievemente più scure.
Ampiamente utilizzato nella moderna edilizia, questo albero è stato da sempre utilizzato pienamente anche dal popolo africano, che non solo ne utilizzava il legno per creare palafitte, case, pontili e maschere tipiche, ma anche la corteccia che, sminuzzata, serviva per la preparazione di decotti ed infusi, pestata invece per la creazione di tinture. Dalle foglie, dalle radici e dal lattice venivano ricavati infusi e pozioni, mentre i frutti venivano impiegati come normale alimento.
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